Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università "Tor Vergata" di Roma (1993). Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l'Università "Tor Vergata" di Roma (1998)...continua

Esistono due tipologie di protesi di spalla: protesi totale (anche detta artroprotesi) e protesi parziale (endoprotesi).
La protesi totale (Fig. 1) prevede la sostituzione della testa omerale con delle cupole metalliche.
Esiste poi la protesi anatomica che riproduce l’anatomia normale della spalla mentre la protesi inversa (Fig. 3) inverte la normale anatomia della spalla al fine di ristabilire la funzionalità dell’arto.
La protesi anatomica è indicata nel caso in cui il paziente abbia un’età compresa fra i 60-70 anni, sia affetto da artrosi gleno-omerale e la cuffia dei rotatori abbia una buona funzionalità (Fig. 4 A-B-C).
Figura 4A (Risonanza magnetica): artrosi concentrica con cuffia integra
Figura 4B (RX)
Figura 4C: RX dopo impianto di protesi anatomica
Diversamente, una protesi inversa è indicata nel caso di lesione della cuffia dei rotatori inveterata non riparabile (Fig. 5A-B).
Figura 5A (Risonanza magnetica): Artrosi eccentrica con rottura massiva di cuffia
Figura 5B: RX dopo impianto di protesi inversa
Le indicazioni all’impianto di una protesi anatomica:
Le indicazioni ad una protesi inversa sono:
Artrosi in esito di rottura massiva irreparabile della cuffia dei rotatori: dovuta alla rottura dei tendini della cuffia dei rotatori che porta alla risalita della testa omerale con consumo anormale delle superfici cartilaginee ed esito in dolore e perdita progressiva della funzionalità della spalla (Fig. 7).
Fratture pluriframmentarie dell’omero prossimale: fratture della testa omerale in pazienti anziani in cui la sintesi non è indicata a causa dell’alto rischio di necrosi vascolare della testa dell’omero (Fig. 8).
Esiti di fratture dell’omero prossimale: fratture viziosamente consolidate della testa omerale (Fig. 9).
Al fine di eseguire una corretta diagnosi e una corretta programmazione pre-operatoria, sono necessari esami strumentali come:
In questo caso (Fig. 10, 11, 12, 13) si evidenzia un quadro di grave artrosi della spalla in paziente con lesione dei tendini della cuffia dei rotatori e degenerazione del ventre muscolare della cuffia dei rotatori.
Figura 10: Esame radiografico di grave artrosi di spalla
Figura 11: Esame RM della spalla che mostra quadro di degenerazione del ventre muscolare della cuffia dei rotatori
Figura 12: Esame TC della spalla che mostra grave artrosi della spalla nella scansione trasversale, nella quale è possibile studiare eventuali alterazioni della versione glenoidea
Figura 13: Esame Tc della spalla che mostra grave artrosi della spalla nella scansione coronale, dalla quale è possibile studiare eventuali alterazioni dell′inclinazione della superficie articolare
Per questo è stato necessario l’impianto di una protesi inversa (Fig. 14) seguito da uno specifico programma riabilitativo della spalla.
Il risultato a 4 anni (Fig. 15, 16) mostra ottimi risultati in termini di funzionalità e in assenza di dolore.
Figura 15: Recupero dell′abduzione dopo impianto di protesi inversa di spalla
Figura 16: Recupero dell′elevazione dopo impianto di protesi inversa di spalla
L’intervento viene eseguito a cielo aperto in anestesia generale.
Sono necessari 3/4 giorni di ricovero.
Il paziente mantiene il tutore (Fig. 17) per 3 settimane con il fine di far guarire i tessuti molli.
Dopo l’intervento il paziente viene sottoposto ad un programma di riabilitazione personalizzato (della durata orientativa di 2/3 mesi) per il successivo recupero del movimento e il ritorno alle comuni attività quotidiane.
La prima protesi di spalla è stata impiantata nel 1893 dal chirurgo francese J.E. Pèan: una protesi in platino e caucciù su un uomo di trent’anni affetto da tubercolosi della testa omerale.
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università "Tor Vergata" di Roma (1993). Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l'Università "Tor Vergata" di Roma (1998)...continua
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Perugia (1990). Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione presso l'Università "Tor Vergata" di Roma (1994)...continua
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (2009). Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (2016)....continua