La Sfida della Spalla Instabile: Perché il Recupero Non è Facile
La spalla è l’articolazione più mobile del nostro corpo, ma proprio per questo è anche la più esposta al rischio di lussazione. La lussazione avviene quando l’osso del braccio (omero) esce dalla sua sede naturale (glenoide), causando quasi sempre danni ai legamenti e alla capsula articolare.
Il problema diventa serio quando la lussazione si ripete, trasformandosi in instabilità recidivante. Per i pazienti più giovani e gli sportivi, questo significa che la spalla può lussarsi di nuovo non solo per un trauma, ma anche per un movimento banale, o addirittura nel sonno.
Perché l’Intervento Classico (Bankart) a Volte Fallisce
La chirurgia tradizionale per la lussazione è l’intervento di Bankart, che ripara i legamenti danneggiati con una tecnica mini-invasiva (artroscopia). Ma in due casi specifici, il Bankart non è sufficiente e può fallire:
- Se il paziente ha iperlassità (la spalla è naturalmente troppo mobile).
- Se i legamenti e i tessuti sono di scarsa qualità.
Fino a poco tempo fa, l’unica vera alternativa per questi casi ad alto rischio era l’intervento di Latarjet: una procedura più invasiva, a “cielo aperto” (non artroscopica), che prevede l’inserimento di un innesto osseo con viti.
La Nascita della Soluzione Artroscopica: Intervento Maiotti A.S.A.
Per rispondere alla necessità di un intervento mini-invasivo, ma con la robustezza di un intervento maggiore, il Professor Marco Maiotti ha sviluppato una metodologia unica:
La Tecnica A.S.A. (Arthroscopic Subscapularis Augmentation) è, in modo inequivocabile, l’Intervento Maiotti. Il nome scientifico A.S.A. significa Aumento Artroscopico del Sottoscapolare , ed è la tecnica chirurgica artroscopica elaborata dal Prof. Maiotti nel 2010 per stabilizzare la spalla.
La Tecnica Maiotti (A.S.A.) è stata creata appositamente per quei pazienti, come gli atleti iperlassi, che hanno un’alta probabilità di ricaduta con i soli interventi di riparazione standard.
Come Funziona l’Intervento di Maiotti (A.S.A.)?
L’Intervento di Maiotti è una procedura mini-invasiva che si esegue interamente in artroscopia (senza aprire completamente l’articolazione, ma solo con piccole incisioni cutanee) e che spesso può essere eseguita in anestesia locale.
Il concetto chiave è l’augmentation (il rinforzo):
- Riparazione Standard: Si riparano i legamenti danneggiati (come nel Bankart).
- Rinforzo Biologico: A questa riparazione si aggiunge la tenodesi del sottoscapolare. Il sottoscapolare è un tendine forte che si trova nella parte anteriore della spalla. L’intervento prevede che una parte di questo tendine venga traslata e fissata all’osso della glenoide.
Questo “rinforzo” con il tendine sottoscapolare massimizza la stabilità ottenuta dalla riparazione del legamento, neutralizzando la lassità articolare e riducendo drasticamente il rischio di una nuova lussazione.
Il Dettaglio che Fa la Differenza: La Sicurezza del Movimento
Durante l’intervento, un momento cruciale è la fissazione del rinforzo. Questa viene eseguita con l’arto in rotazione neutra. Questo dettaglio tecnico è vitale perché garantisce che la spalla sia estremamente stabile frontalmente, ma senza limitare la rotazione esterna. Questo significa che il paziente (soprattutto l’atleta) potrà recuperare il massimo movimento.
Quando Scegliere la Tecnica Maiotti? Le Indicazioni Chiave
L’Intervento di Maiotti (A.S.A.) è la scelta consigliata per categorie di pazienti ad alto rischio di recidiva :
- Pazienti Iperlassi: L’indicazione principale è l’instabilità recidivante in presenza di iperlassità generalizzata.
- Tessuti Deboli: Quando i legamenti sono di scarsa qualità e una semplice sutura Bankart è destinata a fallire.
- Difetto Osseo Moderato (GBL): La Tecnica Maiotti è preferibile al Latarjet quando la perdita ossea glenoidea è moderata (sotto il 20% circa). In questi casi, gli studi dimostrano che l’innesto osseo (Latarjet) può non guarire bene o riassorbirsi, mentre l’A.S.A. fornisce una stabilizzazione più efficace e biologica.
Una diagnosi corretta per l’A.S.A. richiede esami specialistici avanzati come la Risonanza Magnetica con contrasto (Artro-RMN) e la TAC con misurazione Pico.
Risultati Clinici e Recupero: Il Ritorno allo Sport
La validità dell’Intervento di Maiotti è confermata da pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali autorevoli come Arthroscopy e il Journal of Shoulder and Elbow Surgery.
I risultati mostrano che la stabilità è duratura e, cosa fondamentale, la procedura non compromette il movimento. Non si riscontrano differenze significative nella flessione, estensione o rotazione interna della spalla operata rispetto a quella sana. Inoltre, i controlli post-operatori hanno rilevato l’assenza di danni alla cartilagine glenoidea, indicando una protezione a lungo termine dell’articolazione.
Il Percorso Riabilitativo (5 Fasi)
Il successo dell’Intervento di Maiotti dipende da un protocollo riabilitativo strutturato in cinque fasi. La riabilitazione è vista come una “sfida sportiva” il cui risultato più importante è la scomparsa della paura e dell’ansia di una nuova lussazione.
| Fase | Durata (Settimane) | Obiettivo Principale | Quando Torno… |
| I: Protezione Massima | 1° – 4° | Guarigione e riposo | Guida: Concessa dopo la rimozione del tutore (circa 4 settimane). |
| II: Recupero Passivo | 4° – 8° | Mobilità passiva guidata (senza sforzare l’extrarotazione) | Attività aerobica (Cyclette): Concessa subito. |
| III: Attivo e Forza Leggera | 8° – 12° | Primo rinforzo muscolare e movimento attivo | Attività aerobica (Tappeto/Ellittica): Inizio a 6-7 settimane. |
| V: Ritorno allo Sport | Dalla 14°+ | Ripresa completa del gesto atletico | Preoccupazioni: Devi fare attenzione solo per i primi tre mesi, poi non dovrai più avere paura che la spalla esca. |
Conclusioni: Un Intervento All’Avanguardia
La Tecnica A.S.A., universalmente riconosciuta come l’Intervento di Maiotti, rappresenta il punto di riferimento per il trattamento artroscopico avanzato dell’instabilità recidivante di spalla.
Questa tecnica offre una soluzione mini-invasiva ma robusta, ideale per i pazienti iperlassi e con tessuti fragili, che altrimenti sarebbero candidati a procedure più invasive come il Latarjet. L’A.S.A. garantisce una stabilità duratura, il recupero del pieno movimento e un rapido ritorno alla vita sportiva, fornendo la massima sicurezza chirurgica con il minimo impatto sul paziente.